I.F.F.C.

..:: la pesca a mosca, la nostra passione ::..

il Volturno ad Amorosi

 

25 febbraio 2003

di Stefano Montone

 

È veramente difficile pensare che in una vallata al confine tra le province di Benevento e Caserta il Volturno possa rivestire tutte le caratteristiche del torrente di montagna. Eppure è cosi, il tratto di fiume che va da Castel Campagnano e Puglianello, scorre tra rivoli, correntine e cacatelle. Questo tratto si trova proprio nel cuore della terra Casertana, prima dell'incrocio con il Fiume Calore, in una zona prettamente a vocazione agricola ed ancora incontaminata. Qui si incontrano carretti trainati dai cavalli con i loro carichi che sono il frutto di una fertilissima campagna.

La bellezza di questo tratto di fiume è in parte dovuta anche all'opera dell'uomo. Infatti anni orsono fu effettuata un'opera di bonifica per evitare che durante le piene l'acqua inondasse il seminato circostante - sulla sponda sinistra furono poste delle massicciate che non hanno minimamente interferito sull'ambiente e in alcuni tratti il fondo del fiume fu letteralmente pavimentato con pietre rotondegianti.

È bene precisare che questo tratto del Volturno è l'unico che permette di scendere con le gambe in acqua avendo il fondo decrescente da sinistra verso destra. Se poi aggiungiamo che nella corrente si pescano trote fario a spinning e barbi e cavedani a passata, ci rendiamo pienamente conto della bellezza ed importanza del tratto che stiamo descrivendo.

Gambe in acqua dicevamo - chi pratica la passata sa cosa voglio dire, delle sensazioni che si provano a pelo d'acqua e della letterale immersione nella natura circostante il cui dolce silenzio è interrotto solo dal canto degli uccelli. Ma la più piacevole sensazione l'ho avuta quando risalendo lentamente il fiume, sempre con le gambe in acqua, con somma meraviglia ho incrociato un pescatore a mosca che lo discendeva - il saluto e il sorriso reciproco è stato veramente spontaneo; quando gli ho chiesto cosa avesse pescato, ha aperto il paniere che portava appeso di fianco alla sua sinistra e mi ha mostrato tre bellissime fario di cui una del peso di circa un chilo. In questa zona la pesca a mosca non è molto praticata e l'interessamento dei cultori di tale tecnica è segno che il numero di trote sta veramente aumentando.

In effetti è un pò di tempo che qualcuno sta pensando di realizzare in questo tratto una zona "pronta pesca" in gestione a privati - è proprio quel "gestione ai privati" che non ci convince; in effetti non vorremmo che questo piccolo paradiso diventasse un'altra riserva turistica con tanto di pedaggio come si è verificato già in altre zone. La cosa migliore sarebbe sicuramente quella di permettere sempre la libera pesca, magari regolamentando il numero delle catture, facendo immissioni periodiche e combattendo incisivamente il bracconaggio.

Il tratto in cui abbiamo pescato e a cui si riferiscono le foto, si trova ad Alvignalello ed in particolare si scende al fiume lungo una strada sterrata di circa mezzo chilometro - attraversando rigogliose semine di grano e mais - che si imbocca, provenendo da Castel Campagnano, dopo circa un chilometro il ponte di Amorosi. Qui in un tratto di fiume di pochi chilometri si trovano le più disparate situazioni di pesca, dalla correntina per lo spinning alla profonda e placida buca per la passata. Data la limpidezza dell'acqua i pesci sono molto diffidenti, si dovranno dunque usare montature leggere di pallini spaccati di rado superiori ai tre grammi e finali capillari - si può usare sia la canna fissa che la bolognese. Col bigattino si catturano tutte le specie presenti ma si è però attaccati dalle fameliche alborelle che inghiottono l'amo prima che questo entri in acqua. Con il lombrico e la camola si scartano le alborelle e le decise abboccate saranno di barbi, cavedani e trote. Con il mais si pescano combattive carpe e grossi carassi.

I locali praticano altresì la pesca dell'anguilla al tramonto, si pesca a fondo innescando un'alborella morta. Oltre alle specie citate, nel fiume sono presenti - sfortunatamente - anche grossi e colorati persici sole; molto rari invece sono i persici reali che preferiscono stare nel tratto a monte.

COME ARRIVARE NELLA ZONA DI AMOROSI
Autostrada Milano
- Napoli uscita Capua, proseguire verso sud in direzione dell'abitato e ed imboccare la SS del basso Volturno in direzione Caiazzo, poi per Alvignanello, qui potere scegliere se pescare ad Amorosi, Alvignalello, Puglianello o Castel Campagnano.
Autostrada Napoli - Bari, uscita Benevento, proseguire per Telese e poi per Amorosi.

DA VEDERE
Il lago (FIPSAS) di Telese e le famose terme.

DA ASSAGGIARE
I formaggi di pecora prodotti in zona e gli altri prodotti della cultura contadina.